Prevenzione delle
emorroidi interne

Non è raro avere problemi di emorroidi infiammate. Talvolta, infatti, le emorroidi interne possono diventare patologiche e causare una sgradevole sintomatologia. Niente paura: in questa condizione, è possibile individuare un adeguato trattamento per emorroidi interne, volto ad attenuare i sintomi assieme ad alcune pratiche utili quotidiane. Inoltre, possiamo prevenire la ricomparsa del disturbo con alcuni, utili accorgimenti. Vediamo come agire.

In medicina, le emorroidi vengono classificate in base alla gravità del disturbo:

• Primo grado: lieve aumento della congestione emorroidaria interna senza fuoriuscita dal canale anale (prolasso).
• Secondo grado: aumento moderato del rigonfiamento emorroidario con prolasso esterno che tende a ridursi spontaneamente.
• Terzo grado: congestione emorroidaria grave con prolasso esterno che può essere ridotto solo manualmente.
• Quarto grado: prolasso esterno permanente e non più riducibile.

Quale trattamento è consigliato in caso di emorroidi interne?

In caso di emorroidi gravi (terzo e quarto grado) il medico potrebbe consigliare un intervento ambulatoriale o chirurgico. In caso di malattia emorroidaria non grave, l’approccio è conservativo e prevede alcune pratiche utili:

• Igiene intima corretta, con un detergente delicato.
• Fare bagni di acqua tiepida (semicupi) contro i sintomi fastidiosi.
• Utilizzare un cuscino ortopedico per alleggerire la pressione sul retto.
• Sospendere alimenti ad azione irritante.
• Utilizzare un prodotto antiemorroidario ad uso locale, per agire sui sintomi e attenuarli.

Evitiamo detergenti intimi concentrati o aggressivi

Optiamo per un detergente ad azione antibatterica, che non danneggi il delicato film idrolipidico della pelle, in una zona già sensibile. La formulazione deve essere delicata, per non alterare la fisiologica acidità delle mucose e la naturale flora microbica. 

Preferiamo un prodotto non schiumogeno, facilmente risciacquabile, senza alcool e forti profumazioni, poiché potrebbero contenere allergeni, responsabili dell’infiammazione.

Non utilizziamo mai il detergente intimo concentrato, a diretto contatto con la pelle. Invece, è consigliabile diluire la concentrazione del prodotto in acqua a temperatura ambiente o tiepida, per un’azione non aggressiva e rispettosa della pelle.

Seguiamo un’alimentazione equilibrata

Ecco quali scelte fare:

• Fibre alimentari. Soprattutto se il nostro disturbo emorroidario è dovuto alla stitichezza, dovremo introdurre frutta, ortaggi di stagione, legumi e alimenti integrali. Le fibre contribuiranno a facilitare il transito intestinale e l’evacuazione.
• Carne e pesce con cotture leggere. Carne bianca, pesce sono consigliati, meglio se cucinati a vapore, alla griglia, al forno senza fritture.
• Yogurt. Può facilitare la peristalsi intestinale, utile in caso di stitichezza.
• Limitiamo cibi e bevande ad azione irritante. Per non favorire l’infiammazione della mucosa locale, è utile evitare cibi fritti, insaccati salati, spezie piccanti, cioccolata, caffè, alcolici.
• Apporto idrico. Bere almeno un litro e mezzo al giorno è importante per favorire il naturale transito intestinale e la normale evacuazione.

Utilizziamo un trattamento antiemorroidario ad uso locale

Come trattamento di mantenimento e prevenzione, è possibile utilizzare un gel senza medicinali, con formulazione emolliente, protettiva e idratante a base di componenti quali aloe, olio di jojoba e acido ialuronico. L’azione combinata di questi tre componenti può offrire un rapido sollievo da dolore, prurito e bruciore, protegge e lubrifica la zona anale e favorisce i naturali processi di riparazione dei tessuti

Assecondiamo lo stimolo a evacuare ed evitiamo lunghe sedute sul wc

Cerchiamo di non reprimere, ma assecondare lo stimolo a evacuare, senza rimandare l’evacuazione perché non abbiamo tempo e non vogliamo distoglierci dal nostro lavoro: rischieremmo di peggiorare la situazione. Inoltre, limitiamo il tempo trascorso sul wc. Infatti, rimanere troppo tempo in posizione seduta può determinare un peggioramento della pressione sulle vene del retto, con un conseguente, possibile rigonfiamento e infiammazione dei cuscinetti emorroidari.

Facciamo movimento

La sedentarietà può peggiorare la circolazione, favorendo la possibile comparsa del disturbo emorroidario. Attività quali yoga, nuoto e ginnastica dolce sono consigliate. Anche una semplice passeggiata quotidiana di 20- 30 minuti può facilitare il ritorno venoso e la peristalsi intestinale.