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Regime alimentare per emorroidi esterne: come scegliere la frutta

Pubblicato il 17 Aprile 2016.

Se siamo interessati da malattia emorroidaria possiamo limitarne i sintomi scegliendo di inserire la frutta nel nostro regime alimentare. Perché?

Un adeguato regime alimentare per emorroidi esterne dev’essere finalizzato alla regolarizzazione del transito intestinale, per evitare la stitichezza, uno dei fattori predisponenti della patologia emorroidaria. Grazie al suo elevato contenuto di fibre, la frutta è in grado di favorire la naturale motilità intestinale.

In linea generale un corretto regime alimentare per emorroidi esterne dovrebbe prevedere non solo le fibre, contenute per gran parte in frutta e verdura, ma anche l’apporto di almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, per idratarci e stimolare la fisiologica funzionalità del nostro intestino

Quali frutti inserire in un corretto regime alimentare per emorroidi esterne?

  • Uva. Frutto autunnale, dalle spiccate proprietà drenanti, contribuisce sensibilmente a ripristinare la regolare motilità dell’intestino pigro.
  • Ciliegie. Riducono il rischio di malattie cardiovascolari e favoriscono la circolazione periferica, la cui alterazione è una delle cause della malattia emorroidaria.
  • Lamponi. Dalle buone proprietà diuretiche e lassative, possono essere consumati anche in forma di decotti o tisane.
  • More, mirtilli, ribes rosso e nero e le bacche scure contengono antociani, sostanze utili nella prevenzione dei problemi del microcircolo in quanto contrastano la fragilità capillare.
  • Mela. Ha un effetto prebiotico, cioè favorisce la crescita della flora batterica intestinale grazie al suo contenuto di fibre.
  • Frutta secca come noci, nocciole, mandorle. Per via del notevole contenuto di fibre è consigliabile introdurla nella dieta in modo graduale per evitare l’insorgenza di meteorismo ed episodi di diarrea.
  • Frutta essiccata/disidratata o frutta secca glucidica. Soprattutto frutti rossi (bacche di Goji, mirtillo rosso e blu, cranberry –il mirtillo rosso americano, ciliegie e fragole) che contrastano la fragilità capillare; le prugne secche dalle proprietà lassative per l’alto contenuto di fibre, così come i fichi e le albicocche. I datteri sono ricchi di vitamine A e C con spiccate proprietà antinfiammatorie.

È buona prassi, tuttavia, seguire anche la propria soggettività: non tutti gli alimenti, infatti, possono sortire i medesimi effetti in individui diversi, pur interessati dalla stessa patologia emorroidaria. L’importante è adottare i criteri della moderazione e della varietà nella nostra nutrizione. 

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